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Qualche report

Some report

Video

Foto - Pictures

German link tedesco

Dutch link Olandese

A.Margnetti - ITT#004 ; D.Fantin - ITT#046 ; S.Cerri - ITT#036N. Rossi ITT#131 ; C.Calabro' ; A.Lottini - ITT#009 ; M.Migda - ITT#107 ; Fulvio ; Franco ; L.Martorella ; E.Fava - ITT STAFF resident ; Yewa - ITT#167; A.Crosetti -ITT#007 ; Tiberio - ITT#162 : G.Bortolazzo -ITT#077 ; L.Gemesio - ITT#073 ; Giuseppe Beepi ; Claudio ; F.Ruggerone - ITT#062 ; F. Grasso - ITT#066 ; Antonio ; Mago ; M. "Lupo" - ITT#112 ; E.Coffetti - ITT#054 ; C.Cortese ; F.Masiero - ITT#185 ; E. Colombo - ITT#058 ; L.Benaglia - ITT#106 ; F.Perugini - ITT#060 ; F.Salvi - ITT#068 ; P.Pellicioni - ITT#139 ;   E.Mangraviti - ITT#053 ; D.Battelli - ITT#043 ; D.Tomasi - ITT#048 ; P.Lucidera - ITT#132 ; A.Margnetti - ITT#004

1/3 di delegazione elvetica è rientrata sana e salva.

Grazie a Elio, a Diego, a Paolo, a Bibo, a tutti quelli con la scritta "staff" e a tutti gli altri, a coloro che ho potuto salutare, a coloro che saluterò un'altra volta, agli olandesi e ai tedeschi, a tutti coloro che hanno contribuito anche solo con la loro presenza a rendere particolare la festa.

Un grosso augurio ad Angelo che conoscerò un'altra volta.

Aspetto fotografie e report. Il mio lo preparerò appena avrò digerito la birra, il vino e il sonno perso.

ale

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Ore 20:30, sono appena arrivato a Padova.

Un po' di pensieri logicamente sconnessi degli ultimi tre giorni, cosi come mi vengono fuori, considerando che non sono assolutamente capace di esprimere, in forma scritta, le mie emozioni.

Io sono un po' stanco, sudato (grazie afa padovana) ma carico di gioia.

Il badge dell'ITT 2003 "Davide Fantin - Italy - 046" è ancora appeso al collo. Non so se me lo tolgo. Mi ci sono affezionato.

Smonto i bagagli e parcheggio la TA. Lei mi guarda. E' sporca di fango e polvere ma le sta bene cosi. Si è appena fatta un migliaio di km negli ultimi tre giorni ma sarebbe pronta a ripartire immediatamente e farne altrettanti .

Persone diverse, nazionalità diverse, modi di considerare la moto anche diversi. Chi ha cura maniacale per la pulizia. Chi non la lava da anni. Chi ci monta il motore della AT. Chi va matto per l'off road, chi per piegare a piu non posso sull'asfalto. Chi di entrambi. Un unico grande denominatore comune: la TA e la voglia di girare in moto in un certo modo, per vedere dei posti nuovi e divertirsi in compagnia, ma non per fare il miglior intergiro (ogni riferimento a tutapellesaponettati è del tutto casuale).

Finalmente ho associato volti e persone a nick ed email. Bellissimo.

Stupendo.

Vedere le persone con le quali si scambiano decine di email ma che magari non si erano mai viste. Rivedere persone conosciute in precedenti incontri.

Un clima di amizia globale già instaurato in lissta ma che saggiato dal vivo da tutt'altre emozioni.

Infine la zona del Garda. Non ci ero mai stato. Davvero bella, dei paesaggi mozzafiato.

Grazie a chi ha reso possibile l'ITT.

Un solo grande dispiacere per quanto successo ad Angelo. Un augurio di una serena guarigione sperando di rivederti quanto prima al prossimo giro, con la stessa voglia di scherzare con la quale ti ho conosciuto.

Ora vado perchè l'acqua bolle. Ho una fame da lupi ed una bella spaghettata al pesto (genovese) non me la leva nessuno.

Mandi

Davide il friulano-padovano con l'accento che alcuni (alcune...) sostengono essere emiliano-bolognese con qualche altra cadenza di cui non ricordo :-)))

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Che dire fanciulli, è sempre stupendo ritrovarsi, stavolta con l'aggiunta dei tedeschi, olandesi ecc, e soprattutto delle tedesche, in particolare quella con l'AT ;-o!!

La mia TA era preoccupata quando l'ho lasciata sola in mezzo alle altre tutte modificate con motori, serbatoi e altre diavolerie di chissa quali altre moto, e si sentiva a disagio lei tutta originale, e pensare che quando ho visto la prima volta quella di Bibo non avrei immaginato che ci fossero state altre TA cosi', invece si, anche peggio o meglio!!

Grazie come sempre agli organizzatori e al lago di Garda e dintorni sempre splendido.

Un abbraccio ad Angelo con l'augurio di rivederlo al piu' presto in sella.

Un bacio a tutte e tutti e fate i bravi!

Buona notte

Alla prox

Barba

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Arrivati a Genova

Dopo 817 Km percorsi in 12 ore e 46 minuti alla velocità media di 64 Km/h.

Tutto bene!! Stanchi, ma felici!! Una bella doccia, la lavatrice che fa il suo dovere, un bel piatto di frutta (mi mancava molto).

Grazie LISSTA per le entusiasmanti esperienze, per l’amicizia che lega tutti; giovani ed anziani, esperti e neofiti, italiani e svedesi, o polacchi, o olandesi, o tedeschi ………… insomma europei a cavallo della TRANSALP!

Anche così si è costruita l’Europa!

Saluti a tutti

NORBY (GE)

TA Blue Moody 2002

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Com'e' ormai purtroppo consuetudine, da quasi due anni a questa parte, le mie partecipazioni agli incontri LISSTA durano solo poche ore! :-(

Volevo fare comunque i miei complimenti agli organizzatori: per quel poco che ho potuto vedere, mi e' sembrato che tutto fosse stato studiato e previsto fino nel piu' piccolo dettaglio.

Un appunto vorrei pero' farlo !

Avrei voluto fare il giro off-road, ma non avevo richiesto per tempo il Permesso, i miei pneumatici erano strettamente stradali ed erano troppo gonfi, e poi alla mia TA avevo appena irrigidito le forcelle, per cui ho dovuto a malincuore ripiegare sul tour dei 4 laghi.

Ed e' qui che nasce la mia lamentela: vorrei proprio capire com'e' possibile che il gruppo al quale mi ero aggregato si sia ritrovato a fare parecchi Km di sterrato, sguazzando in una profonda e viscida melma e guadando pozzanghere simili a fiumi in piena (una di queste era preceduta dal classico cartello triangolare che avvisa del "pericolo attraversamento coccodrilli"!)?!?

CHI HA FATTO CASINO CON I ROAD BOOK ?!?!?!

LA MIA TA ERA DA ESPOSIZIONE, ED ORA E' RIDOTTA CHE SEMBRA QUASI QUELLA DI SIMONE !!!!

Ringrazio della bellissima compagnia tutti quelli che erano nel mio gruppo, e porgo un rammaricante abbraccio a tutti coloro che non sono riuscito ad incontrare !

Carlo TA'94 Verde/Verde MI

Paolo, GRANDE, anche questa volta sei riuscito a mantener fede alla tradizione che vuole che il "Garda" venga ritenuto un selettivissimo corso di sopravvivenza !!! :-))

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Fulvio di Roma ha sentito di un particolare curioso:

>di quello che ha fatto 270 mila km con lo stesso motore...

E' tutto vero. Uno svedese, presente allo ITT, ha avuto la costanza, diciamo cosi', di farsi tutti quei chilometri con il solito motore. Un 600 grigio, di quelli fatti dal 92 in poi.

Per il campeggio correva voce che il proprietario, nel corso delle sue interminabili peregrinazioni, se lo fosse gia' smontato varie volte, e non per sport. Invece stavolta, e' parso che il povero stressatissimo bicilindrico abbia ceduto come Dorando Pietri alla maratona di Londra, e che solo il soccorso di un qualche TAista nordeuropeo carrello munito abbia permesso al maratoneta meccanico di guadagnare il traguardo di Limone.

Il danno era molto serio. Gli si era inchiodato un cilindro, e con quello, di conseguenza, tutto il motore.

Roba seria, appunto.

Lo svedese, imperterrito, il giorno stesso dell'arrivo procedeva allo smontaggio.

Pare che la presenza di pezzi di fascia elastica sopra il pistone grippato non lo avesse scoraggiato piu' di tanto, e che fosse pronto a rendere la vita, una volta di piu', all'affannato motore, a patto, e' chiaro, di trovare i ricambi.

Ho sentito dire che abbia considerato con sospetto il fatto che in Italia un cilindro rettificato ed un pistone nuovo per una moto fuori produzione non sia cosi' facile da trovare, specie nel fine settimana.

Poi se ne sara' fatta una ragione, immagino.

Per cui il relitto con quella strana targa se ne e' stato a languire per tutto il tempo in campeggio.

In realta' tutta la moto nel suo complesso era alquanto interessante.

Non credevo che si potesse fare cosi' largo uso del nastro telato per tenere insieme una motocicletta.

Che dire... de gustibus.

Peccato non aver conosciuto lo svedese, chissa' che tipo e'.

Signori, sappiate che coloro che, nell'ambito della LISSTA, hanno preso l'incombenza di organizzare questo ITT, hanno tenuta alta la bandiera, e che gli ospiti stranieri, inizialmente scettici secondo le migliori tradizioni del senso di superiorita' crucco verso noialtri latini, se ne sono andati contenti.

Da Alessandra e dal sottoscritto un grazie grande allo Staff ITT 2003.

Ciao

Andrea MI

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Ciao

dopo 12 ore o 30 minuti siamo arrivati a Cracovia. Abbiamo provato la strada per Bolzano, Insbruck, Lintz, Viena, Bratislava. Tutto con l'autostrada - sembra meno di 1200 km coma era andata.

Per un ora siamo stati nell mezzo della temporale vicini a Viena - tutto bagnato perche non volevamo fermarci.

Partendo la mattina alle 5 ho avuto una sopresa - l'acumulatore e scaduto.

Senza aiuto di un Olandese non sarebbe possibile partire!

Ringrazio tutti voi per le parole, sorrisi e compania!

Grazie mille per Diego e altri organizatori per il "speciale" trattamento ;-))))

ciao a presto ;-)))

Maciek

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Ebbene si..il ritorno a casa è stato mogio..i posti bellissimi...cosi' come i guadi,i coccodrilli..le cavallette.Ho rivisto tante facce conosciute e anche qualcuna nuova :-))La simpatia di tutti ormai è proverbiale...difficilmente avrei potuto pensare a una cosi colorita marea di Transalp :-)Un grazie agli organizzatori del giro e di tutto impeccabili come al solito :-)

p.s Nel road book pero' andava scritto :TASSATIVO - TRANSALPISTA PORTATI L'ANTIPIOGGIA - ovviamente firmato Paolo Lucidera :-))))

Fulvio& BlueSpirit XL600V

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Ragazzi mi vien da piangere!!!!!

1) Mi vien da piangare innanzi tutto per Angelo in Barbone che non ha potuto godersi fino in fondo l' incontro. Forza Angelone, rimettiti in sella presto!

2) mi vien da piangere perchè è lunedì...(la domenica l'ho spesa a rimettermi il sedere in forma...era quadrato).

3) mi vien da piangere perchè è finito il mio primo incontro con gli amici della LISSTA. Una sola parola GRANDI!

Mi sono veramente divertito e nonostante fossi al mio primo appuntamento non mi sono sentito per nulla uno "aggiunto" ma parte di un bel gruppo: divertente, solidale, aperto.

4) mi vien da piangere per le mie foto: ne avevo fatte di "degne". Sono riuscito a guardarle una sola volta, poi col classico "colpo da mona" come si dice da noi, le ho cancellate tutte! MAMMA VOGLIO MORIRE!!!!! Penso che mi suiciderò tramite il taglio delle unghie! Accidenti al dito idiota e al maledetto F8...erase!

SOB! Me tapino. Devo aspettare che qualcuno del mio gruppo (ho fatto i 4 laghi.....bellissimo!) metta le sue in rete, almeno mi scarico qualcosa per il mio album personale. Aspetto di vedere anche quelle degli altri e intanto mi leggo i report che arrivano a fiumi e sorrido.

Grazie LISSTA! Grazie agli organizzatori, Grazie al Lago di Garda, Grazie a tutti.

Franco Pd

TA 99 black.

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Incontrare finalmente alcune delle tante persone che stanno dietro le firme e i nickname sulla LISSTA e' stato molto piacevole. L'eterogeneo gruppo di persone con cui ho convissuto la piacevole gita dell'ITT ha in comune solamente una cosa: la passione smisurata per la moto, ed in particolare il Transalp. Fino a due mesi mi dividevo fra biciletta e treno, e all'inizio di quest'anno non pensavo neanche minimamente di comprare la moto prima dell' auto. Ora, ancor prima dell'estate, mi sono ritrovato a condividere la strada con chi il TA sembra viverlo da sempre.

Mi rammarico tantissimo di non avere quella particolare flessibilita' di memoria che permette di associare subito i nomi ai volti. Anche se ho chiesto un "ripasso" alla fine del pomeriggio, di non tutti riesco a ricordarne il nome; siccome non e' mia intenzione far torti a nessuno, allora non faro' nomi in questo report, e vi prego, non me ne abbiate a male! Cerchero' di rimediare alle prossime uscite della LISSTA.

Diro' solamente che ho partecipato al giro dei quattro laghi col gruppo di Dijetto (questo nome invece e' difficile da confondere!), e ringrazio da subito Mirco "Mago" che, da Parma, mi ha fatto compagnia per meta' del tragitto di andata e di ritorno: senza questo "supporto spirituale" forse non avrei neanche intrapreso il viaggio.

Dopo un'alzataccia forzata alle 4:40 si parte quasi subito per la volta di Sarzana. L'Aurelia, sempre vissuta nelle ore diurne, e' irriconoscibile. I tratti a quattro corsie sono nastri deserti di asfalto nella penombra dell' alba; Massa e' un susseguirsi di semafori lampeggianti. Un sogno per i motociclisti!

Scarto l'iniziale decisione di transitare per il famoso passo della Cisa, sarei comunque in ritardo. E quindi ad Aulla, con un po' di rammarico, prendo l'autostrada dove comunque la montagna ha dettato una serie di curvoni che spezza l'inevitabile monotonia. Le alte vette e alcune nuovole basse mi impediscono di vedere l'eclissi di sole annunciata per le 6.15.

Dopo aver raggiunto Mirco e il suo TA verde alle 7:20 a Parma, partiamo spediti lungo le infinite distese pianeggianti emiliane. L'incredibile piattezza del panorama fa spaziare lo sguardo indisturbato sui enormi campi coltivati fino all'orizzonte. Il paesaggio comincia a cambiare man mano che ci avviciniamo al lago di Garda.

Desenzano, Padenghe, Salo'... la vista diventa incredibile. Guardo correre la distesa d'acqua a pochi metri dalle ruote, rimango affascinato da come il grande lago sia incastonato fra alte cime che sfumano in lontananza. Nei paesi l'atmosfera sembra marittima, con facciate eccelse di alberghi e attracchi per le imbarcazioni. A contrasto, la strada - sempre fiancheggiando l'acqua - inizia ad incunearsi in una serie irrealistica di gallerie con la volta a sesto acuto, illuminate poco o niente. La luce filtra da lontano attraverso lunghi lucernari laterali creando una gelida atmosfera surreale. Un tratto di galleria mostra addirittura la nuda pietra scalfita in maniera irregolare dalle cariche di scavo.

Raggiungiamo in orario perfetto il campeggio, dove si spende tempo in saluti e presentazioni. Entriamo per qualche minuto all'interno del campeggio a cercare gli organizzatori. A fianco ad ogni tenda fa bella mostra di se' un TA: nuovi e vecchi, modificati, carichi all'inverosimile, tutti in generale ben tenuti. I cavalieri, di tutte le nazionalita', si vanno svegliando e preparando per i giri. Uno svedese, ci dicono, sta addirittura riparando il motore grippato nel giro del giorno prima.

Ci comunicano che per il percorso off-road le prenotazioni sono gia' tutte chiuse, e i partecipanti appena partiti. Si ripiega - con un po' di rammarico - per il giro dei quattro laghi, e partiamo velocemente alla volta di un altro gruppo che, incredibile a dirsi, e' gia' partito anch'esso.

L'iniziale delusione per la mancata partecipazione all'off-road risulta subito immotivata. Da sempre abituato agli Appennini abruzzesi, dove il predominio delle rocce calcaree ed i fenomeni carsici mostrano fianchi rocciosi e spogli, ed immensi uliveti riempiono i colli, sono rimasto subito affascinato dalle verdi e rigogliose valli delle Alpi.

I limpidi laghi si svelano incontaminati allo snodarsi sinuoso della strada, rispecchiando le ripide cime circostanti. La Val d'Ampola e' ampia e profonda, dona una vista quasi primordiale. La presenza dell'uomo si riduce alla strada e le costruzioni adiacenti, i piccoli centri diventano man mano piu' circoscritti e ordinati.

Sarebbe molto difficile riuscire a rendere in una normale fotografia questa vista. Forse non basterebbe neanche una ripresa con una videocamera, ne' questo breve report scritto troppo tempo dopo. Come fare addirittura con il forte odore del legno appena tagliato proveniente da una segheria della valle?

La fila di TA, Dijetto al comando a fare il passo, procede spedita lungo le curve asfaltate e i piccoli centri abitati. Il dialetto caratteristico del Nord si fa sempre piu' aspro e accentuato.

Si comicia a salire verso il passo Crocedomini, senza farsi scoraggiare dal cartello che indica la sua chiusura per pochi chilometri. Ci lasciamo alle spalle le valli mentre si sale velocemente - camion a parte - su strade ancora buone. Il cielo diventa sempre piu' vicino e il fondovalle sempre piu ' lontano in basso.

Ecco il passo. Ci si ferma, foto, riposo, ricompattamento del gruppo.

Arriva il primo pezzo in off-road segnalato sul road-book.

La mia piccolina si rivela un'ottima mangiatrice di sterrati. Alla fine mi diranno che l'off-road era molto semplice e, anzi, io stesso vedevo viaggiare spediti chi viaggiava in coppia. Ma il mio primo vero sterrato l' ho vissuto come se fosse una tappa impegnativa in Marocco.

Alcuni colpi violenti di adrenalina, una leggera stivalata, colpi di reni per correggere la ruota anteriore che segue il brecciolino, stretti canali saltati in piedi sulle pedane, infide pozze di fango (e coccodrilli :)). Gli unici piccoli errori sul tratto erano dovuti all'incuria del pilota che il "manico" se lo deve ancora fare.

La TA si comporta in maniera superba, anche se ho guidato spesso a 5 km/h per la paura di scivoloni. L'idea iniziale di fare l'uscita off-road (segnata come medio-difficile sul road-book) si sembra sempre piu' stupida ed immotivata. "Sara' per la prossima volta..." mi dico sorridendo.

Il fianco della montagna lo aggiriamo con aria tranquilla e spavalda su una strada-mulattiera larga non piu' di una Panda, tra il granito a sinistra e un precipizio senza neanche il declivio a destra. Le uniche precauzioni installate sono delle putrelle d'acciaio verticali alte mezzo metro cementate sul ciglio ogni due metri circa. Confortante.

Ho scoperto di non sopportare proprio il brecciolino sull'asfalto bagnato.

Specialmente in curva sull'orlo di un baratro di cui dalla sella non si puo' vedere il fondo.

Facciamo cosi' una manciata di chilometri tra asfalto e terra, e incontriamo addirittura interi gruppi di stradisti nelle loro tute di pelle da colori alieni. Mi sarei fermato per fare le foto, e' come vedere la monoposto della Ferrari fare un giro in centro citta', proprio come una famosa pubblicita' Fiat.

Il tempo peggiora quando ci fermiamo a mangiare i panini comprati a valle.

L'idea di bivaccare dopo lo sterrato e non prima si dimostra negativa per le birre, aperte con fondata cautela e misurata abitudine.

Rivestiti tutti di Gore-Tex imbocchiamo sotto una pioggerella leggera la discesa che ci riporta negli ombrosi boschi dei declivi. Aggiriamo un migliaio di tornanti stretti e diecimila curve, attraversiamo due o tre piccoli paesini, fermiamo qualche automobile in senso contrario che si vedra' essere salutata con garbo da una diecina di moto tutte uguali.

Arrivati si nuovo sulle sponde del Garda, io e Mirco ripartiamo verso il sud e, tra saluti generali e vari "in bocca al lupo" lasciamo il gruppo, che ormai si era gia' diviso in due al lago d'Idro a causa di varie ripartenze verso Milano. Abbandono, ancora adesso con rimpianto, il giro programmato di Tremosine; penso che viaggiare di notte non sia troppo saggio e, comunque, voglio evitare di perdermi nelle sconfinate pianure emiliane rinunciando alla preziosa guida di Mirco. Mai come in quel momento ho rimpianto di non aver potuto partecipare a tutti e quattro i giorni programmati dell'ITT.

Il viaggio di ritorno e' rapido. Abbandonate le strette curve di montagna, le nostre TA cambiano regime e ci involiamo verso una pianura calda e afosa.

Da Parma in poi sono di nuovo solo ma, grazie alle precise indicazioni Mirco, riesco a fermarmi a mangiare in un centro commerciale e trovare subito la strada per La Spezia.

Visto che i due caffe' presi la mattina fanno ancora effetto, decido di prendere la Cisa e fare il passo. Altri colli e curve e tornanti, stavolta pero' piu' veloci su un asfalto da sogno. Unici incontri due AT e qualche gippone, nella penombra che va avanzando facendo allungare l'ombra della moto. Una foto con la mia fida skyblue sotto il cartello del Passo della Cisa quando il sole e' ormai tramontato e si riparte.

La strada della Cisa si e' rivelata perfetta per una moto, invitante alla piega anche con una TA con la gomma finita come la mia. Ad Aulla pero' cominciano i paesini, quindi imbocco l'autostrada e mi dirigo tranquillamente verso Pisa facendo cosi' il doveroso percorso differente, in questo caso perfettamente complementare a quello dell'andata.

Un grazie a tutta la LISSTA e ai LISSTAroli che ho potuto incontrare di persona.

Grazie ad Elio e agli altri organizzatori dell'ITT 2003 che hanno avvicinato tanti possessori di Transalp per questi giorni.

Grazie anche alla Honda che ha prodotto e produce ancora la moto "piu' bella del mondo" :), e che permette di avvicinare un motore a scoppio al rispetto della natura.

Luciano PISA TA03 skyblue

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Ciao a tutti, vi ho appena lasciati e già mi mancate, volevo solo ringraziarvi tutti per queste giornate passate insieme, vedere tante transalp tutte insieme mi ha veramente emozionato. Spero che il mio paesiello e le zone intorno vi siano piaciute!

Aver dato un volto a tanti nomi, conosciuto persone fantastiche, simpaticissime e con storie diverse mi ha fatto veramente molto piacere. Purtroppo un solo incontro non è sufficiente per conoscervi tutti ma provvederò in merito.....

Ringrazio soprattutto Elio & C. che hanno scelto Limone per organizzare questo riuscitissimo ed invidiatissimo (dai crucchi) ITT 2003, non vorrei dimenticarmi di qualcuno quindi non faccio nomi, chi mi ha conosciuto sà che lo saluto con affetto.

GRAZIE...

Eugenio e Paola

Ta 99 anniversary in fase di imminente evoluzione

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...per questi meravigliosi quattro giorni al lago di garda!!!

Ma adesso cerco frederico & mara. Ho dimenticato di dare gli indirizzi (e-mail)... :-(((

Chi conosce i due?

Ciao, Andrea (con Ralf) di Germania

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Beh questa volta ci siamo mossi in massa e sembra fossimo il gruppo più numeroso ;))

Innanzitutto un grazie a tutti i miei compaesani per essere convenuti alla manifestazione.

E poi un vero grazie a tutti coloro i quali si sono impegnati per la riuscita della manifestazione.

Grazie anche ai Comuni che ci hanno supportato, soprattutto Limone per l'aperitivo offerto ;))

Veramente grandi.

E' stato bello, che dire...

Era una vita, forse quei sogni che si hanno da piccoli che finalmente si riescono a realizzare... come la parata sul lungolago di Limone del Garda; incredibilmente rassicurante ed esaltante trovare che esistono in Europa persone che condividono la tua stessa passione, e si fanno schilometrate da paura, da Svezia, Norvegia, addirittura Inghilterra, solo per il fatto di esserci.

Per ciò che riguarda l'ambientazione e gli itinerari scelti ad unisono si è stati tutti molto soddisfatti.

Personalmente ho trovato veramente entusiasmante lo sterrato di Tremalzo.

Polemicamente però trovo veramente assurdo che il transito sia vietato alle moto.

Per il resto faccio un grosso saluto a tutte le persone consciute, promettendo una mia futura presenza al prossimo ITT.

Dove si va il prossimo anno?

Ciauz

AndRe

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in ordine sparso:

Elio Diego Bibo Diego... e C....

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE ...

e bravi bravi bravi!

UN abbraccio ad Angelo .. molto molto solidale (tanto poi verra' fuori il perche'!!).

Un bacio a tute le zavorrine italiane e straniere,.

tiberio

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Sono stato da DIO!

Fantastico. Grazie a tutti per l'organizzazione, gli itinerari e tutto il resto.

Sono appena tornato. Alla fine me la sono andata a fare la salita della val Trovai. Quella segnalata da Massimo Adami, la 5 salita d'Europa per pendenza (Massimo devi assolutamente dirmi quali sono le altre 4!).

L'ho fatta con tutto il carico, ma non ho avuto problemi.

Unico "problema" è stato quando volendo fare una foto al Lago di Garda da lassù ci siamo fermati proprio sotto un potente elettrodotto.

Appena tolto il casco ho cominciato a sentire un brusio tipo BZZZZZZZZBZZZZZ.

Nel percorrere la strada a piedi a ritroso fino al punto in cui poco prima avevo visto il paesaggio da fotografare, la pendenza tendeva a far diminuire la già poca distanza tra l'asfalto ed i cavi.

Ad un certo punto ho sentito tutti i peli delle mie braccia sollevarsi. Poi anche i capelli e mi sono venuti dei brividi che partivano dal midollo a tutto il corpo. Non ho più raggiunto il punto e sono tornato di corsa alla moto e di lì ho proseguito finchè i cavi non hanno proseguito per un'altra direzione.

Poi nella forra ci siamo fermati per altre fotografie. Quardando il burrone ad un certo punto ho notato una strana macchia scura. Col teleobbiettivo (200mm) ho messo a fuoco ed ho riconosciuto la carcassa di un fuoristrada precipitato lì chissa da dove e chissa da quanto. Pochi minuti? Giorni? Mesi?. Dallo stato della carrozzeria non parrebbe comunque da moltissimo tempo. Probabilmente è impossibile recuperare il mezzo da lì e lì ce l'hanno lasciato. E purtroppo, se c'era qualcuno lì dentro non deve aver fatto una bella fine. (a breve le foto).

Poi abbiamo percorso la strada chiusa nei giorni prima per la corsa in salita (quella da Caprino a Spiazzi). L'avevano appena asfaltata.

Invitava parecchio a correre ma non ci ho dato troppo dentro.

Semplicemente non me la sentivo.

Abbiamo anche visitato il Santuario a Spiazzi!

Poi al ritorno abbiamo fatto a ritroso la strada della corsa.

Abbiamo incrociato parecchie moto da strada che tiravano.

Poi prima di una curva cieca, mi stavo allargando verso il centro strada per impostare la mia traiettoria (comunque abbondantemente dentro, baulotti compresi, dalla linea di mezzo).

Arriva una moto da strada. Fa la curva completamente in piega. La disegna bene, egregiamente. Andava forte e non ha avuto paura. Devo ammettere che è stato bravo. Stavo ancora finendo di complimentarmi mentalmente con lui quando sono arrivati i gregari del suo gruppetto.

Probabilmente quello davanti era quello più esperto. Era quello con più "manico". Quello che disegnava le traiettorie da far seguire agli altri. Peccato però che quelli che cercavano di seguirlo NON AVEVANO LE STESSE CAPACITA'!! Quelli dietro, pur cercando di mantenere la stessa velocità del primo, non avevano lo stesso coraggio nel piegare! Arriva il secondo completamente in centro strada. IL TERZO CONTROMANO!! Me lo sono visto quasi davanti.

Fortuna che ero ancora abbastanza lontano dalla curva e lui ha fatto in tempo a rientrare ed io ho fatto in tempo a salutarlo con la mano nella famosa posizione!

Poi nessun altro problema tranne il sonno in agguato in autostrada.

Vi ringrazio ancora tutti. Ho anche vinto il caricabatteria alla lotteria! Ne avevo proprio bisogno. Puntroppo non riesco a tenere l'assicurazione tutto l'anno e l'inverno la fermo. Quindi è finito in buone e meritate mani.

Ancora auguri di pronta guarigione ad Angelo da parte mia e della Zavorrina Silvia.

Giorgio Bortolazzo (sopressa) e Silvia in TA '96 grigio-nera Padova

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Ehh...si

Se avessi saputo avrei convinto Beatriz a partire il giovedi, la figlia con qualche scusa la avrei lasciata da qualcuno, son sicuro che ora la mia dolce metà non vorrà piu mancare agli altri incontri.

Quello che piu mi ha reso felice é sentirla ridere per almeno mezz'ora dopo che la TA mi é caduta da fermo quando lei si é alzata per scendere e i pantaloni le si sono inganciati alla pedalina.

Dopo aver visto alcune foto dei Tedeschi mi e venuto il rammarico per non aver avuto un po piu di coraggio per fare l'off-road del passo Croce-Domini, ma spero di averlo in futuro,chissà forse al GIANDUJA.

A presto

Luigi da Losanna

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Ho partecipato all'incontro ITT sabato con toccata e fuga in giornata. Ho avuto il piacere di rivedere tanti amici degli altri incontri a cui ho partecipato e nuovi amici che spero di rincontrare ai prossimi raduni. E' stato piacevole anche se breve l'incontro con tutti voi. Mi dispiace per l'incidente che ha visto coinvolto angelo , al quale faccio gli auguri di pronta guarigione . Un saluto a tutti .... e al prossimo incontro ...

ciao

foto: http://digilander.libero.it/silimits/itt2003.htm

beppi - beeepi - belluno

TA93nerogrigia

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Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno organizzato l'ITT; era la prima volta che partecipavo ad un raduno di TA e devo dire che l'organizzazione è stata veramente perfetta. Io ho potuto gustarmi la sola giornata di Sabato dove ho fatto una tirata ONEDAY. Partito da Milano con Fulvio e Carletto, arrivato a Limone alle 9:30 circa, non sono riuscito a resistere alla tentazione dell'Offroad e così, abbandonato Fulvio e Carletto, sono partito subito con i fuoristradisti. Innanzitutto complimenti per la scelta dell'itinerario, abbastanza facile per farlo in TA, panorama splendido e compagnia veramente OK.

Finito il giro, sono tornato al campeggio dove avevo "posteggiato" il bauletto - grazie Bibo- ho conosciuto il mitico Elio, ho fatto la tessera della LISSTA e sono tornato come un razzo a Milano e in meno di due ore ero a casa

Un saluto a tutti quanti ed in particolare a Filippo (che mi ha tamponato – senza danni!) e a Fulvio e Carletto che mi hanno accompagnato all'ITT; mi spiace non aver girato con loro, sarà per la prossima!!

Ciao

Claudio

TA '97

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Sull' ITT 2003 è stato detto già molto, ma qualcosina la si può aggiungere, come al solito è sempre piacevole vedere le persone gia conosciute, e conoscerne di nuove, con quelle chje già conosci c'è più confidenza per cui possono nascere più prese per i fondelli...vero LUCA???......ma anche nei mie confrontio ne possono partire tipo la fantomatica voce che la mia TA abbia le luci blu!!!!....comunque, tornando all'ITT..bei posti e belle strade, bellissimo il percorso off-road, se non fosse stato rovinato da una trasformazione della mia TA in TA-Diesel per le fumate nere date da una carburazione grassa, e da una vocina nell'interfono che per tutto il percorso mi ripeteva.."Ti devo menare....ma va fan....!!!!" per chi non lo sapesse Gloria sofre di vertigini, e quella bella stradina senza parapetto e con lo strapiombo, non la gradiva molto....ma siamo saliti e scesi senza problemi, bella anche la parte asfaltata, dove nell'imitare Deep-Black....la scarpa di Gloria ha toccato l'asfalto....con conseguente incontro di box contro le mie costole!!!!!!

Grazie ragazzi...grazie della compagnia e delle belle strade fatte......

Ruggi&Goga...TA '89 Full optional's....ma scarburata!!!!

Novara

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Grazie ITT per avermi offerto due giornate indimenticabili in compagnia di una moltitudine di amici uniti dalla stessa passione.

Grazie ITT per aver dato finalmente un volto ai tanti nick name con i quali ci si scambi consigli, pareri, o anche soltanto qualche chiacchiera.

Grazie LISSTA per l'impeccabile organizzazione. Bello il campeggio (indimenticabile il bagno in piscina). Bello il paese, stupendi gli itinerari proposti.

Fede_Transalp

TA 89 Genova

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Oddio, parlare di prima volta a 43 anni suonati, soprattutto in LISSTA, corro il rischio di essere sommerso dalle prese per il 'ulo ma ve la voglio proprio raccontare :

sabato 31 Maggio ore 7.30 squilla il telefono :

Angelo, Pedro, Mauro, PaoloFO e SpidiPizza mi stanno già aspettando all'area di servizio. 'zzarola sono in ritardo già al primo incontro :-((

Poco dopo l'incontro : emozionato come un ragazzino al primo appuntamento. Istruzioni del caso su scopa e come viaggiare in gruppo e si parte. Dopo Verona il gruppo diventa più nutrito, siamo ormai una decina di moto (compresa quella di cristina la zavorrina che fà benzina e dicono ... anche ottime torte). E l'emozione aumenta. Ecco Rovereto e Beepi che ci aspetta. La sosta per il rabbocco, ancora qualche aggregato e via per il giro dei 4 laghi. Splendido percorso esattamente come descritto da Lucidera compresa la frase "curve da stancarsi". Un'altra emozione forte la prima volta fuori dall'asfalto ... da URLO!!!!!. Giornata fenomenale ma poi l'imprevisto : perdiamo un pezzo del gruppo e dopo ripetuti tentativi riusciamo a contattare il Pedro che ci informa dell'accaduto. Raggiungiamo gli altri e proseguiamo verso Limone ma ormai la magia dell'incontro era un pò spenta dall'incidente di Angelo e la mancanza della sua simpatia si faceva sentire.

Per finire : ho incontrato per la prima volta un gruppo di persone che mi sembrava conoscere da sempre, che mi hanno messo da subito a mio agio anche se ero un perfetto sconosciuto (magia della Transalp ??), che vanno in moto come piace a me.

Un saluto a tutti e arrivederci presto in sella insieme ad Angelo acui va un forte abbraccio.

Grazie a chi ha reso possibile tutto questo!!!!

Antonio

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Anche io mi aggiungo all' elenco di chi a i complimenti all' organizzazione dell' ITT. La mia veloce visita non mi ha,purtroppo, consentito di incontrare tutti quelli che speravo : gli amici del TAER, il 'quasi compaesano' Luca Barozzi ed altri ma.... sara' per la prossima (via del sale....tortellino ??). Con tanto piacere qualche altro invece l'ho incontrato e altri ancora conosciuti. Splendido il giro che ci ha portato a spasso per le valli bresciane fino al passo croce domini e poi sterrati, curve, laghi, pioggia, e, sopratutto, il clima fantastico della lissta. Spesso il pensiero correva a casa dalla mogliettina in dolce attesa a cui sarebbe piaciuto tanto essere li con noi.

Colgo l' occasione per fare gli auguri ad Angelo e a Tibito con l' auspicio che possiate al piu' presto rimontare in sella.

Un grande grazie a Luciano da Pisa che mi ha tenuto compagnia per i viaggi di andata e ritorno (e per il suo bel report).

Ciao

Mago

TA93verdeverde

Sorbolo (PR)

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Ok, ci sono...

Rientrato in ufficio. La quotidiantà del lavoro, delle faccie dei colleghi, del telefono con i clienti ha ripreso, spesso, però, interrotta da viaggi di fantasia.

La mente sa di essere a casa, sa che il lavoro deve andare avanti sa che affianco ho Alessandro, Claudio e gli altri ma non lo accetta.

Vuole che davanti a me ci sia il panorama delle valli bresciane, vuole che al mio fianco ci siano i 13 (dico ... tredici) genovesi intervenuti all' ITT.

Chiudo gli occhi e vedo la "mandria" di amici che ho conosciuto e rivisto a Limone.

Elio e Diego davanti a tutti, ma anche Paolo, Bibo, Eugenio che insieme alla pazienza delle loro signore hanno saputo offrirci un occasione unica.

Come tutti sanno Elio non ama la parola raduno e secondo me è limitativa per quello che abbiamo passato nei giorni scorsi.

Un' occasione... ecco come chiamerei un incontro LISSTA.

Un' occasione di conoscere gente, luoghi, personalità, disponibilità, sacrificio, paesaggi, ma soprattutto amici, ops Amici

Angelo e Tiberio, i miei più sinceri auguri e ... a presto.

(non vi libererete di me... ?? ...intanto vi chiamo anche domani :-PP)

Grazie a tutti.

Marco "Lupo"

Genova-TA'99Nero

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Mi aggiungo alla lunga lista di ringraziamenti per l'ITT 2003 ai suoi organizzatori e gestori. Li ringrazio soprattutto per il giusto equilibrio tra disciplinata organizzazione e libertà individuale nonchè per gli itinerari consigliati, uno più gustoso dell'altro, per giunta con tanto di permesso in esclusiva (Tremalzo off-road).

Complimenti senza riserve a Elio, Diego, Bibo, Paolo, Eugenio e quanti altri per tutto l'impegno speso per la soddisfazione di questo internazionale popolo nomade di transalpisti.

Ringrazio anche Matteo, Davide, Giogio e Sonia, Filippo, Eros e fidanzata, per la giovanile compagnia che mi hanno concesso senza farmi pesare le mie molte lune.

alla prossima

Enrico

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il nostro secondo incontro LISSTA... sempre giorni indimenticabili che rendono difficile il ritorno alla vita quotidiana...

non si è smentito di sicuro lo spirito che già avevamo riscontrato all'incontro di primavera nelle marche e ai dolomiti organizzati da diego l'anno scorso.

è stato veramente bello rivedere le persone già conosciute (per tutti dijetto e sami finalmente in sella!, analaisa e dariofreccia, siete semplicemente delle persone stupende! e inoltre diego, davide fantin, giorgio e silvia, pedro, angelo il barbone, beepi, marco lupo e zavorrina e scusate se ho dimenticato qualcuno) e incontrarne di nuove (un grazie speciale a paolo lucidera che non ha resistito e ha "messo" le mani anche sul nostro TA!ma sei un mostro!).

grazie ai padovani con i quali ci si è ripromessi di vederci presto per qualche giretto mangereccio sui colli.

un augurio speciale al barbone che siamo andati a trovare ieri all'ospedale: vi garantisco che non ha perso lo spirito!

grazie agli organizzatori che, sebbene non fossimo iscritti ufficialmente all'ITT ci hanno comunque accolto con grande affetto e disponibilità.

complimenti per gli itinerari: quello dei 4 laghi era meraviglioso!

sicuramente da rifare e far conoscere agli amici.

per concludere GRAZIE LISSTA! GRAZIE TA!

a rivederci presto! e la prossima volta con le torte! lo prometto!

zavo-cri TA2001 silfur - conselve pd

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Cari amici, un doveroso ringraziamento all'organizzativo dell'ITT che si è fatto il c... per renderlo grande... e ci sono riusciti! Un Sentito ringraziamento di cuore per l'impegno ed il sacrificio consentendo ai partecipanti divertimento ecc. GRAZIE siete stati grandi!!! 

Federico e Mara (BS)

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Carissimi,

anche per noi quello dei giorni scorsi è stato il primo incontro con la Lissta.

Siamo partiti con un giorno di ritardo (complice il lavoro e il brutto tempo) e con un po' di apprensione dovuta al fatto che non conoscevamo ancora nessuno di persona, ma con in mente tanti nomi e tanti messaggi letti in questo primo anno da motociclisti e Lisstaroli.

Appena arrivati abbiamo conosciuto il gruppo di Genova a cui ci siamo aggregati, poi all'aperitivo i ragazzi padovani e durante queste tre splendide giornate un sacco di altra gente. Forse verremo ricordati come gli sconosciuti che hanno vinto il bauletto GIVI alla lotteria....

Un abbraccio speciale a chi purtroppo è incappato in spiacevoli disavventure che senza dubbio verranno presto superate.

Sono state tre bellissime giornate, posti splendidi e compagnia ottima.

Speriamo di rivedervi tutti quanto prima alla prossima occasione.

Eros e Nadia

TA 96, Milano (o meglio......provincia)

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....a tutto lo staff di LISSTA che ci ha fatto vivere tre splendide giornate che rimarranno stampate nella nostra memoria per parecchio tempo.

L'organizzazione è stata perfetta tanto che persino i lampi della serata di sabato sembravano effetti fotovoltaici realizzati dallo staff LISSTA.

Il primo sterrato della mia vita è stata un'esperienza unica che intendo ripetere quanto prima e che mi ha fatto conoscere un'altro modo di vivere la moto.

Grazie a tutti e soprattutto ai baffoni del Barba i quali sabato sera, nel tentativo di baciarmi sulla bocca alla consegna del premio vinto alla lotteria, hanno impedito che succedesse l'irreparabile, che si superasse il punto di non ritorno!!!

Leo

Vimercate (MI)

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Tutto è stato splendido.

Il lago di Garda con i suoi paesini elegantemente ordinati, tante TA dalla nuovissima super accessoriata alla vecchissima con un km-aggio da camion, tanti partecipanti con il sorriso che si leggeva oltre che nella bocca anche negli occhi, tanti amici che definisci di vecchia data ma se ci pensi è un anno che li conosci, nuovi amici con una simpatia disarmante, strade larghe poco piu' di un TA con panorami da sogno ....

Le emozioni sono tante, sono quelle dell'incontro Lissta, ma forse questa volta se ne aggiunge una: l'emozione di essere italiano e che in questi giorni molti tedeschi, olandesi, ecc. ci hanno invidiato .... ci hanno invidiato la bellezza dei luoghi, ci hanno invidiato nel sapere che dei ragazzi senza guadagnarci nulla si sono fatti in quattro perche' tutto andasse bene.

Diego, Elio, Eugenio, Massimiliano e Paolo hanno veramente fatto grandi cose.

Un grazie anche a Monica e Sonia che nonostante il loro zavorrino :o))) si sono date da fare anche nel sopportare due uomini stressati dai lunghi preparativi. :o))))

Grazie di cuore.

Vorrei spendere infine due parole per Angelo.

Ieri prima di tornare a casa siamo andati a trovarlo, giusto per portare un sorriso e cercare di tirarlo su di morale.

L'abbiamo trovato bene almeno moralmente anche se ho letto nei suoi occhi un dolore piu' profondo di quello fisico.

Non è l'orgoglio; è il dispiacere di non poter esser con noi a gioire nello stare insieme.

Per esperienza so che i messaggi, le telefonate e le visite che riceve gli fanno solo che bene e che lo aiuteranno a far passare questo periodo.

Forza Angelo, ti vogliamo al Tortellino, in sella alla tua TA ... a meno che tu non riesca prima :o)))

Dijetto&Samy

P.S. grazie a chi mi ha permesso di fare da apripista sabato e scoprire l'emozione di guidare un gruppo di motociclisti ... me l'ero persa.

P.P.S. ed ora al Gianduja!!!! :o)))))))))))))

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Che dire, semplicemente fantastico, grazie a tutti gli organizzatori che si sono fatti un mazzo tanto per rendere tutto speciale. Tre giorni indimenticabili trascorsi con persone simpaticissime che sembra di conoscere da una vita, luoghi e panorami bellissimi. Strade tutte curve, perfette per il TA, sterrato compreso. Insomma una goduria.

Grazie a tutti per la vostra compagnia, Davide (Friuliforever), Giorgio (mr. perfect) e zavorrina (grazie per la soppressa e per il vinello, ho gradito molto :-)) Enrico che a dispetto dell'età ;-) sullo sterrato va davvero forte, Matteo Eros e Zavorrina(che non sono riuscito a salutare prima della mia partenza) e tutti gli altri con cui sono riuscito a scambiare solo quattro chiacchiere e a tantissimi altri che non sono riuscito a conoscere ma caspita eravate davvero tanti.

Paolo e Bibo che fanno impressione solo a leggerli, ma quando li vedi dal vivo... sono ancora più eccezionali perché ti fanno sentire subito a tuo agio.

Infine ritornando a casa per il Gavia (dove una panciuta marmotta mi ha attraversato la strada a pochi metri tutta impaurita), e lo Stelvio i vostri volti mi comparivano nella mente ripensando ai bei momenti passati assieme... ho già voglia di ritrovarvi tutti! Grazie ITT.

Filippo. S.Donà (VE)

TA'01 Silver metallic

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Ciao a tutti!

Allora, l'ITT e' stato veramente divertente (o quasi...appena saputo di angelo...)

Il venerdi' il nostro gruppetto ha pensato bene di fare l'originale e di non accontentarsi dei giretti proposti, cosi', su idea del Logan, abbiamo intrapreso un giro per andare a vedere il Vajont (anch'io non ho mai visto la zona della diga, anche se ci sono passato vicino spesso).

Giro largo passando per il Pordoi (mitico!) e la val gardena...ma Longarone non ci ha visto arrivare...(pero' gli alpeggi si godono anche con la pioggia)

peccato che il tempo c'ha messo lo zampino e dopo la pausa di primissimo pomeriggio in una rinomata (per chi la conosce come me ed i miei amici delle ferrate estive) pasticceria di Corvara (slurp! ...una favola ogni volta) abbiamo preso l'acqua e la sardostrada per tornare prima possibile al campeggio.

Meglio sabato, che con il DiJetto avanti, abbiamo percorso i 4 laghi a buona e divertente velocità; giro bellissimo ed interessantissimo, compreso lo sterrato ora fangoso con strapiombo da una parte e roccia dall'altra (mi sembrava di andare a fare una ferrata con la moto!!! :o)

Poi, io e Dijetto, non sazi del giro, ci siamo percorsi anche il Tremosine, in cui i primi km sembrano posti di una favola (l'arco con cascatella ecc..) nonchè bellissimo asfalto e curve! Dopo qualche sosta di foto, ho deciso che era ora di divertirci ancora un po', e sono passato avanti a pelare le curve (forse alla seconda volta che Samy non lo accompagnava in moto, il dijetto non 'andava' come al solito...:-p )

E qui potrei dire che mi dispiace (ma sarà vero?!) per coloro che non c'erano (cioe' che a suo tempo non si sono buttatti a prenotarsi ad occhi chiusi) perchè si sono persi una bellissima occasione per divertirsi...

e poi continuava la festa alla sera...ma per ora e' tutto

Grazie a tutti! tralascio per ora i nomi perchè presto vi rivedrete in foto!

Lamps!

dal vostro ITTato PieroClick

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Ho lasciato che passassero un po' di messaggi in LISSTA sulle vostre impressioni dall'ITT, ed ho cercato di farmi passare un po' di malumore,legato alle cadute che ci sono state. Me ne sono fatto una ragione, e forse l'ITT non c'entra nulla.

Ho ripreso fiato ed ora inizia il rilassamento post-incontro.

Nel complesso credo che quanto abbiamo messo in piedi vi sia piaciuto, un po' meno forse le cene in campeggio, delle quali mi scuso con tutti i partecipanti, ma a poco servirebbero le giustificazioni per dirvi che non era proprio cosi' che doveva andare. Io un ringraziamento lo faccio a tutti voi che avete partecipato ed avete permesso il successo della manifestazione, mi tolgo una piccola soddisfazione facendo tre numeri :

-Nazioni presenti 8 (Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Svezia, Svizzera, Polonia)

-Persone partecipanti iscritte oltre 190

-Persone partecipanti in giornata non meno di 20 (non sono riuscito a contarvi), se considero che ci eravamo volutamente posti un limite per la gestione, e che questo in origine era di 150 persone, posso solo che esserne soddisfatto per il successo.

Avrei voluto lasciare un ricordo a voi tutti della manifestazione, oltre alle magliette ed adesivi, ma evidentemente riuscire a combinare l'interesse da parte delle case che ci hanno aiutato con i tempi non e' stato facile.

Vedere arrivare persone da ogni parte d'Europa (peccato per i Greci che non ci hanno raggiunto), e' stato per me e per la LISSTA motivo d'orgoglio, sentire dire da Per (lo svedese che vi ha deliziato con le sue diapositive), che questo era il primo vero ITT internazionale, non mi e' affatto dispiaciuto. Spero che siano nati contatti ed amicizie anche oltralpe!

Un ringraziamento speciale dal canto mio va al Comune di Limone sul Garda, che ha creduto sin da subito in noi, andando oltre quello che e' il semplice patrocinio di una manifestazione. Ringrazio anche il sindaco del Comune di Tremosine, senza il quale l'apprezzatissimo giro in Off-road non sarebbe stato possibile visti i divieti esistenti. Chissa' che in futuro il divieto ai motocicli presente su quelle strade possa essere trasformato in qualcosa di veramente incentivante per il turismo nella zona da parte di noi mototuristi, e che vengano meno ragioni di "concorrenza" tra paesi confinanti che francamente non capisco. Ho gia' avuto modo di ringraziare sia la struttura che ci ha ospitato che e' stata scelta anche per la sua fortunata posizione logistica, che gli sponsor che ci hanno offerto dei bei premi per la lotteria.

Credo che per un po' di tempo si parlera', e bene, di noi. Mi e' spiaciuto non aver avuto il tempo di scambiare quattro chiacchere con tutti voi, ma se avessi passato anche solo 5 minuti con tutti avrei speso quasi 20 ore a parlare, e voi sapete quanto io non sia un chiaccherone !

Ringrazio in maniera particolare Monica che mi ha realmente sopportato in questi mesi, e mi scuso con lei per averla un po' trascurata in questo importante nostro momento.

Che dire....grazie a tutti !

Elio

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Non ho parole per la gioia che ho avuto nel rivedervi tutti quanti, i vecchi amici e alcuni nuovi, purtroppo ho avuto problemi con una caviglia che però non mi ha impedito di percorrere le strade disegnate dagli organizzatori, percorsi splendidi.

Grazie per la vostra amicizia.

Dariofreccia

Avvoltoio - Mirandola (Mo)

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Gia', con un po' di ritardo ma anch'io volevo spendere 2 parole su questo ITT.

Innanzitutto un grande BRAVO va ad Elio, che si e' gestito le prenotazioni ed i contatti con campeggio ed albergo, risolvendo i problemi che si sono presentati fino all'ultimo giorno.

A lui va una grossa parte del merito per la buona riuscita di questo incontro.

Un altra parte va suddivisa tra chi ha collaborato a vario titolo, per i roadbook, le stampe, il sito, i contatti con i sindaci locali (e' stata dura ma alla fine lo sterrato se' fatto), ed infine, ovviamente un grazie anche a tutti i partecipanti, che sono di fatto gli artefici della festa :-)

E' stato bello vedere che olandesi e tedeschi, normalmente scettici verso "l'organizzazione" italiana, si sono trovati bene ed anno addirittura fatto i complimenti.

Qualche problemino c'e' stato, ma era da mettere in conto, e poi ... non si poteva mica fare tutto perfettamente al primo colpo no?!? Cosi' abbiamo margine di miglioramento :-)))

May the force be with you.

Diego Tomasi - Vittorio Veneto (TV)

Honda XL650VY - Shadowfax

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Arrivo ultimo, anche perché lunedì ho deciso di riposarmi in campeggio, dopo il lavoro e le 3 mattine di sveglia prima delle 7 (non mi succedeva da anni). Sono contento sia andato tutto bene (o quasi), in particolare che vi siano piaciuti i miei (e di Eugenio) itinerari, certo l'OFF ROAD qualche vittima l'ha mietuta, ma avevamo appositamente segnalato la difficoltà. La fregatura é che poi m'é toccato rimettere in sesto le moto. Chissà se la riparazione al radiatore di Alexey (Russo che vive in Italia) ha tenuto (secondo me si, al 100%) e se una volta arrivata a casa la tedeschina ha constatato la bontà del lavoro fatto sul suo blocchetto freno, visto che mi guardava "operare" con tanta diffidenza. Un solo rammarico, le birre che mi avete offerto NON LE HO MAI VISTE!!!! :-))

Ricambio i ringraziamenti fatti per l'organizzazione e li rigiro ai partecipanti, ancora non mi spiego come una semplice moto possa raccogliere attorno a se così tante persone "giuste".

Ciao ed alla prossima, il Gianduja, dove Sonia (causa pancia) non ci sarà.

P.s. ieri ho conosciuto anche il simpatico e sfortunato Barbone, so persino che taglia ha di mutande :-)))

Mi associo, il lavoro é stato impeccabile, le registrazioni, i cartellini, adesivi, contatti con gli sponsor ecc. ecc., pare che gli stranieri abbiano creduto che l'organizzazione fosse curata da una agenzia specializzata! Una gran bella soddisfazione!

Altro BRAVO a Eugenio sempre disponibilissimo, nemmeno ci conosceva prima dell'ITT ed ora non vede l'ora di partecipare a qualche altro ritrovo :-))

Ciao

Paolo (BS)

Ta96

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Sono stati due giorni intensi, quasi convulsi. Ieri mattina ero un insegnante al lavoro, nel pomeriggio ero un viaggiatore attraverso monti e valli, ieri sera ero all'ITT e ora sono di nuovo qui a tentare di dare ordine a tutto questo.

L'ITT è una festa di dimensione europea che si protrae lungo quattro giornate: una per l'arrivo sul luogo dell'incontro, due per le gite in gruppo e una per tornare a casa. Per qunto mi concerne, tutto si è ridotto a un giorno e mezzo un tempo breve, ma che è stato comunque sufficiente per farmi un'idea della manifestazione e per dare un volto e una voce a tante persone che conoscevo solo grazie a una corrispondenza più o meno fitta e più o meno occasionale per posta elettronica.

All'ITT dovrò andarci da solo: Luca si è accordato con Luigi (l'altro iscritto proveniente dalla Svizzera) che traghetterà fino a Laveno e assieme andrà a recuperare Leo, da qualche parte sulla tangenziale di Milano.

Parto alla volta di Limone del Garda, deciso a non percorrere neanche un metro di autostrada. Passo il Monte Ceneri, attraverso Lugano ed entro in Italia al valico di Gandria. La ciclistica della moto, lascia un po' a desiderare: nel bauletto ho cinque bottiglie di Merlot che arretrano e alzano il baricentro. Stasera, quando le berremo in compagnia, non ci penserò più. Le sponde del Ceresio e del Lario sono trafficate e bisogna procedere con prudenza. Anche la bassa Valtellina è percorsa da centinaia di automobilisti, non tutti disciplinati e attenti, alcuni intontiti dal caldo afoso. A Teglio salgo verso il passo dell'Aprica. Il traffico si è dissolto; incontro poche automobili, alcune moto e qualche goccia di pioggia.

All'Aprica vorrei fermarmi: un cameriere che conosco mi ha indicato l'albergo di uno zio da quelle parti. Berrei qualcosa volentieri, anche perché sono due ore che viaggio, ma è tardi e tiro dritto.

Scendo tranquillo fino a Edolo: da una parte c'è il Gavia, un passo che prima o poi dovrò fare, dall'altra una brutta statale che scende verso Brescia. La dovrò percorrere per qualche chilometro, verso quel temporale che vedo poco lontano. Attorno so che ci sono le tracce dei amuni, se ci penso e guardo i monti che fiancheggiano la valle, mi sembra ancora di sentirne il sussurro. Mi fermo per il empo necessario a infilare un'antipioggia da pochi soldi e la protezione sulla borsa da serbatoio e proseguo. Prima di arrivare a Breno trovo la pioggia. Incontro parecchi motociclisti, ma sembrano tutti di malumore e pochi rispondono al mio gesto di saluto.

Attacco la salita verso il passo di Crocedomini sotto l'acqua. Le gomme sono quasi alla frutta e quindi procedo con una certa cautela.

Il cielo scuro e minaccioso non mi lasciano godere il paesaggio come vorrei. Arrivo in cima al passo con il cielo che si sta schiarendo.

Mi fermo per scattare la prima foto della giornata quando sento un richiamo: "Ehi, Ticino! Forza Ambrì!". Un gruppo di motociclisti è lì vicino e un ragazzo gesticola verso di me. È uno zurighese con un Super Teneré che sta andando con un gruppo di amici verso il lago d'Idro. Mi mostra l'adesivo dell'Hockey Club Ambrì Piotta attaccato sul parafango posteriore. Scambiamo due chiacchiere: lui in un italiano stentatissimo, io in un tedesco rudimentale.

Scendo verso Stura. L'anfiteatro di pascoli verdissimi che mi si apre davanti è splendido ed emozionante. Lo percorro adagio, centellinandolo come un buon wisky, e godendo di ogni pietra e di ogni larice. A Stura faccio il pieno in un minuscolo distributore e poi mi avvio verso la valle del Ledro. Dopo un pezzo di strada piacevole e stretta fra ripide pareti mi trovo a scendere lungo una vallata larga e semideserta. Il traffico è veramente poco e la guida è piacevole malgrado quel po' di stanchezza che comincio a sentire.

A Riva del Garda mi accodo a un gruppetto di TA che mi precedono di un centinaio di metri. A Limone raggiungo il gruppo. Memorizzo una TA verde targata "Roma", poi accosto e cerco di capire dov'è il campeggio che raggiungo qualche centinaio di metri dopo. Mi registro e vengo accompagnato al bungalow dove Luca e Leo, dopo l'odierno sterratone del Tremalzo, mi accolgono. Sono all'ITT.

Saluti e abbracci a coloro che fino a poco fa erano poco più che "nik names": Paolo Lucidera, Elio, Diego, Fabio Perugini, il Lupo, Piero Clik e qualcuno lo sto dimenticando. Fra il gruppo degli italiani l'aria è un po' mesta: Angelo il Barbone, oggi pomeriggio ha avuto un incidente e ora è all'ospedale. Stiui e Simone sono andati a recuperare la sua moto. Le condizioni di Angelo non sono gravi, ma il clima di festa è un po' smorzato. Io me ne accorgo appena perché sono stanco del viaggio. Ho il tempo per fare una doccia e via, a cena. Dopo qualche attimo di confusione, con Luca e Leo riusciamo a trovare un tavolo e a mangiare un piatto di spaghetti scotti, una braciola e qualche verdura. La cena è quel che è, ma attorno c'è una piccola Babele che mi fa dimenticare qualsiasi velleità gastronomica e mi concentra sulla varietà degli idiomi.

Mentre aspettiamo, conosco finalmente il pinerolese che con me garantisce la presenza svizzera a questo incontro. Arrivano anche Fabio Ruggerone e Gloria. Si chiacchera e si ride fino all'inizio della presentazione delle diapositive di Peter.

Non so granché di Peter: è arrivato negli scorsi giorni da Göteborg, con una TA del '92, al primo motore e 253000 km. Al suo arrivo bielle e pistoni sono andati a ramengo; lui è appiedato, ma non perde il sorriso. Le sue fotografie, tese a dimostrare le proprietà camaleontiche della TA, resteranno a lungo nella nostra memoria: TA cammelli, TA camosci, TA cervi, gazzelle e renne si susseguono fra paesaggi che ognuno di noi vorrebbe raggiungere. Se il paradiso esiste, deve assomigliare a quello che si vede nelle diapositive di Peter.

La serata prosegue fra chiacchiere, amici e bicchieri di merlot levati a celebrare nuove e vecchie amicizie. Alle due, un po' sfatto, chiedo e ottengo di andare a dormire.

Dormo poco e male. Mi alzo alle sei e gironzolo per il campeggio curiosando fra le moto. È un'ora strana, un momento di passaggio: fra le tende qualche volto assonnato, qualcuno sta affardellando il bagaglio, chi smonta la tenda, chi ancora rumorosamente russa.

Anche Luca si alza. Leo, Piero e Carlo continuano a non dare segni di vita.

Sistemiamo le nostre cose, con Luca tentiamo di definire un percorso e ci trasciniamo a colazione. Mi limito a un caffè (buono) e a un succo d'arancia. Fabio Perugini e i suoi amici romani scattano le ulime fotografie. Ricevo da Fabio una bandana del gruppo TAista di Romae prometto a tutti che la fotograferò sulla Nüfenen e sui passi a venire in questa estate.

Verso le dieci si parte. Risaliamo la valle del Ledro e per un po' proseguiamo verso il passo Croce domini, risalendo le curve che ieri ho percorso in discesa. La mancanza di sonno si fa sentire: in curva arrivo sempre staccando troppo presto o troppo tardi, ma si viaggia adagio, per fortuna! Attacchiamo il Passo Maniva. I primi tornanti sono in ombra, umidi e dal fondo poco affidabile. Qualche macchina occupa la carreggiata e rende difficili i sorpassi. Gli ultimi chilometri vengono percorsi all'insegna dell'allegria su un fondo che un tempo era asfaltato e che ora sembra essere appena uscito da un martellante tiro di artiglieria. Slalomando fra i crateri dell'asfalto, raggiungiamo il passo e lasciamo correre lo sguardo lungo strade sterrate accattivanti come canti di sirene.

Dopo una breve pausa proseguiamo scendendo verso la val Trompia, ristorandoci per un attimo da Skiapputer, che non conoscevo e che sprizza simpatia. Poi il traffrico dell'autostrada. Mentre passiamo Linate sta decollando un grosso trireattore; qualche ora fa, da queste parti si è schiantato un bireattore executive, il giro d'Italia si avviava alla sua conclusione e noi, senza troppa consapevolezza abbiamo attraversato questa micro - storia fra bus e automobilisti di varia provenienza. Un colpo di clacson a Leo che abbandona il gruppo, la tangenziale con la prima e la seconda corsia vuote e il resto del traffico a occupare la terza e la quarta, la deviazione verso Como, il valico di Pizzamiglio, un saluto a Luca e finalmente a casa.

Chiudo un ideale giro di ventiquattro ore dell'ITT, vissuto a frammenti, "occasioni" se penso al mio Montale. Circa 640 chilometri da "viaggiatore in piccole cose" che comunque mi hanno arricchito.

Qualche foto la lascerò nei prossimi giorni all'indirizzo www.ticino.com/usr/bluebear

ale

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Qualche video ..... (usare quicktime per la visualizzazione)

Some video .....(use Quicktime for display)

Video 1 : (1,5 Mb)

Video 2 : (4,6 Mb)

Video 3 : (2,8 Mb)

Video 4 : (0,6 Mb)

Video 5 : (0,7 Mb)

Per la corretta visualizzazione scarica questo programma : http://www.apple.com/quicktime/download/

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Qualche foto.....Some picture

Stefano Cerri - Torino - Italia : 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12

Leonardo Benaglia - Milano - Italia : 1 , 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35

Giuseppe "beepi" - Belluno - Italia : Link

Marco "Lupo" Ercolani - Genova - Italia : Link 

Pietro Lordi - Forli - Italia : Link

Piero Click - Rimini - Roma - Italia : Link

Erik Bergers - The Netherlands : Link

Luciano Martorella - Pisa - Italia : Link

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